Aldo Pompermaier - attività politica e istituzionale | ||||||||
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Trento, 30 ottobre 2010 Caro Direttore, mi preme intervenire nel dibattito, sul progetto di riorganizzazione delle modalità di gestione dei rifiuti del comune di Trento, meglio conosciuto come «porta a porta», progetto che ho avuto l’onere e l’onore di portare all’approvazione del consiglio comunale quando ero assessore all’ambiente. È stata una scommessa talmente forte che oggi mi sento di difenderla con il coltello tra i denti. Pensi che in pochi mesi le circoscrizioni pilota sono balzate dal 40% al 65% circa di «differenziata» quella di Gardolo e a oltre il 70% quella di Meano. Non solo. Abbiamo riscontrato un notevole miglioramento nella qualità dei rifiuti differenziati e una riduzione di quelli indifferenziati. E la pulizia sulle strade ne ha risentito positivamente. Erano numerose le chiamate di cittadini che lamentavano che accanto ai cassonetti stradali c’erano delle vere e proprie mini discariche, tuttora purtroppo esistenti ove non è operativo il sistema di raccolta porta a porta. Oggi abbiamo qualche lamentela congrua, come quella del signor Bergamo Decarli, che in parte è dovuta a qualche disguido da addebitare al gestore, che però non mi sento di condannare, in quanto la definitiva applicazione e risvolto del «porta a porta», necessita che tutta la città vada a regime per poter compensare e organizzare i giri di raccolta e in parte dipende anche dai comportamenti dei cittadini. Se il calendario di raccolta indica che i rifiuti si mettono in «strada» il mercoledì alle ore 13, non si dovrebbero esporre un giorno o due prima, ma al massimo qualche ora prima. Così facendo l’esposizione dura solo qualche ora e i fenomeni di disagio lamentati si riducono notevolmente. Aldo Pompermaier |
ALDO |
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